Da dieci anni Ronja vive in una vecchia casa nel bosco, lontana da ogni centro abitato. Non conosce molto del mondo, perché ‘papà’ l’ha portata lì quando era una bambina. Ora è diventata grande, e non gli interessa più. Così tiene in ordine le camere, prepara da mangiare, si prende cura dei più piccoli e di Nika, a letto malata. Con l’aiuto di Jannik, suo coetaneo, si cala nel crepaccio in fondo al quale vengono gettate le ragazzine che non si adattano e cercano di scappare. Quando le riporta alla superficie, a volte sono ancora vive. A volte no, e l’uomo chiamato papà andrà a cercarne altre. Sono tante le bambine scomparse. Lola, Emma, Lisa, Mona, le gemelle Laura e Annika… Nella sconfortante assenza di indizi, la poliziotta che segue il caso non si dà pace e continua le indagini con ostinazione e coraggio. Ha fiuto, ma non sempre il pericolo è dove te lo aspetti. L’occasione di lasciarsi tutto alle spalle arriva all’improvviso, ma Ronja e Jannik scopriranno che anche una porta aperta.
Circa l’autore
Michaela Kastel, nata a Vienna nel 1987, è cresciuta in un paesino della Bassa Austria. Ha compiuto gli studi universitari nella capitale dove oggi vive e lavora in una piccola libreria indipendente. Ha pubblicato i romanzi Hinter dem Spiegel (2015), Die Sterblichkeit der Seele (2017), Nella tana (2018) e Worüber wir schweigen (2019). Nella tana ha ricevuto il prestigioso Viktor Crime Award nel 2018 e presto sarà portato sugli schermi.