L’epitaffio inciso sulla sua lapide, nel Cimitero Monumentale del Verano – a Roma – recita: ‘Ma il cielo è sempre più blu’. Un titolo simbolo, quello di una canzone manifesto – uscita nel 1975 – parole a loro modo eterne, cariche di emozioni, di speranze, di sogni per il futuro. Quello delle giovani generazioni, ma anche quello di ciascuno di noi, non importa quanti anni si abbiano. Perché l’età è quella che ti senti, come si suol dire. E allora ricordare oggi l’avventura umana e artistica di questo ragazzo arrivato dalla Calabria a Roma negli anni ’60, nel quartiere Montesacro – di cui è divenuto un’icona artistica e musicale – vuol dire ricordare tutta un’epoca, con le sue mode e i suoi costumi, originalmente tradotta in musica da un cantastorie popolare come pochi altri. Uno sguardo, quello di Rino Gaetano (1950-1981), rivolto al futuro, ma soprattutto in alto, molto in alto, dove ‘il cielo è sempre più blu’.
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