Sylvie è una novella dello scrittore francese Gèrard de Nerval (1808-1855), scritta nel periodo strettamente precedente alla sua morte. Sembra che sia quella che ricorda, più delle altre, la grande crisi ossessiva dell’autore verso la morte della madre, avvenuta quando egli aveva solo due anni. Da tempo, lo scrittore, soffriva di disturbi mentali ed era stato ricoverato per problemi di schizofrenia. Questa novella, scritta fra due crisi di follia, con una pena e una cura estrema, durante le sue lunghe passeggiate nel Valois, appare nella Revue des Deux Mondes nel 1853, e viene inserita l’anno seguente, tra le Filles du feu (Figlie del fuoco), raccolta di novelle seguite dai sonetti Les Chimères (Le chimere).
Quella che vi proponiamo è la seconda edizione della novella, tradotta da Silvia Licciardello Millepied, insieme alle celebri Canzoni e leggende del Valois.
Inhaltsverzeichnis
Una breve nota sulla traduzione.
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Dedica
Indice
il libro
Nota Biografica
I. «Notte perduta».
II. «Adrienne».
III. «Risoluzione».
IV. «Un viaggio a Citera».
V. «Il villaggio».
VI. «Othys».
VII. «Châalis».
VIII. «Il ballo di Loisy».
IX. «Ermenonville».
X. «Il ricciolone».
XI. «Ritorno».
XII. «Papà Dodù».
XIII. «Aurélie».
XIV. «Ultimo foglio».
Canzoni e leggende del Valois.
Über den Autor
GÉRARD DE NERVAL fu un poeta e scrittore di spicco del romanticismo letterario francese. Figlio di un medico della Grande Armée, appena nato fu affidato a una nutrice poiché sua madre seguì il marito in servizio militare. Nel 1810 la madre morì di meningite, un evento traumatico che continuerà a condizionare Nerval per tutto il corso della sua vita. Nel 1822 entrò al Collége Charlemagne e già durante i suoi studi liceali iniziò a delineare il suo gusto per l’ideale ‚gotico-nazional-popolare‘ attraverso una fervida attività letteraria e teatrale. Tra il 1827 e il 1829 frequentò un cenacolo letterario raggruppato attorno alla figura del celebre Victor Hugo. Allo stesso periodo risalgono le traduzioni in francese di Heine, Klopstock, e Goethe. Gli anni Trenta furono per Nerval anni felici in cui si dedicò prevalentemente all’attività teatrale e ai viaggi in Belgio, Paesi Bassi, Austria, Germania ed Inghilterra. Nei primi anni Quaranta, cominciarono a manifestarsi i primi segni psicotici, in particolare i sintomi di un’acuta schizofrenia. Negli anni Cinquanta, la sua situazione sia economica sia personale peggiorò. Tormentato da episodi di sonnambulismo e deliri anche violenti, venne ricoverato sempre più spesso. Tuttavia, la sua produzione letteraria non subì battute d’arresto e proprio in questi anni portò a compimento la raccolta di poesie Le Chimere (Les Chimères) e il libro Le figlie del fuoco (Les Filles du Feu), considerato il suo capolavoro. Morì il 26 gennaio 1855.