Fantascienza – romanzo breve (95 pagine) – La Bruma tagliava in due l’Impero, e solo i Barcaioli erano in grado di attraversarla. Ma tutto questo sarebbe cambiato quando fosse stato costruito il ponte.
Il fiume che taglia in due l’impero non è come tutti gli altri fiumi. Nel suo letto non scorre acqua, ma Bruma: una sostanza strana, forse viva, a metà strada tra aria e acqua, corrosiva e imperscrutabile. E popolata da mostri piccoli e grandi. Solo i Barcaioli sono in grado di attraversare la Bruma, con le loro barche speciali e soprattutto con la loro abilità ed esperienza.
Quando arriva a Cisbruma, Kit Meinem di Atyar trova una piccola e pigra cittadina, ma questo è destinato a cambiare per sempre: Kit infatti è stato mandato dall’Impero a costruire il primo ponte sulla Bruma. Una grande impresa che cambierà i ritmi di vita della città, e cambierà per sempre l’Impero e il mondo stesso. Può un uomo solo prendersi una simile responsabilità?
Kij Johnson è un’autrice eclettica. La sua produzione spazia dalla fantascienza sino al fantasy e al weird. Già nel 1994 vince il premio Sturgeon con il racconto Fox Magic, la cui vicenda verrà successivamente sviluppata nel romanzo The Fox Woman (2000), ma presto seguono numerosi altri premi: un World Fantasy nel 2009 per 26 Monkeys, Also the Abyss; un Nebula per Spar (Battibecco, Robot, Delos Books) nel 2010 e uno l’anno dopo per Ponies; e poi un Hugo e un Nebula per Quel ponte sulla bruma (2012).
In Italia, oltre al racconto Battibecco e al presente romanzo, è stato pubblicato anche The Dream-Quest of Vellitt Boe (La ricerca onirica di Vellitt Boe, Visioni n. 7, Edizioni Hypnos 2018), ambientato nelle Terre del Sogno lovecraftiane.