L’idea che il corpo fisico dell’uomo sia, per così dire, la manifestazione esterna di un’incarnazione, invisibile,
sottile, della vita mentale è una convinzione molto antica.
Le congetture al riguardo variano ad ogni stadio di sviluppo della cultura, e differiscono all’interno di ciascun periodo.
Ma la concezione di fondo resiste invariabilmente, accreditando la sua pretesa di rappresentare una delle convinzioni più tenaci dell’umanità in ogni epoca e sotto ogni clima.
Il corpo sottile dell’uomo appartiene all’ordine materiale, ma è di una natura più dinamica che non la sua struttura fisicamente sensibile.
Appartiene a ciò che è normalmente invisibile.
Questo libro è unico perché fornisce uno schema delle fonti classiche per la credenza in un Corpo Sottile.
È chiaro che questa convinzione non era un'invenzione degli spiritualisti del XIX secolo, ma ha una lunga storia che risale all'antica Grecia e oltre.
L'autore fornisce estratti di molti testi antichi a supporto della sua tesi.