Un paradosso della storia della filosofia è il fatto che uno dei libri che l’hanno fondata, la Metafisica di Aristotele, non sia mai stato concepito come tale dal suo stesso autore. ‘Metà ta physikà’, «dopo i libri di Fisica», ma anche «al di là delle cose fisiche» raccoglie una serie di trattati scritti da Aristotele e raccolti successivamente sotto questo titolo. È un’analisi e al contempo una critica della filosofia espressa dalla cultura occidentale fino a quel momento; un libro che diventa, a sua volta, momento seminale di un percorso di costruzione del pensiero e che sarà il punto di partenza delle riflessioni di migliaia di filosofi nei secoli a venire. Traduzione di Ruggiero Bonghi, corredata da un amplissimo apparato di note per approfondire ogni passaggio del ragionamento aristotelico.
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