Due racconti sul diverso modo di vivere l’attesa della Vigilia di Natale, introdotti da una poesia di Edmond Rostand.
Il dono di Natale di Grazia Deledda è ambientato nella Sardegna dei primi del Novecento. Dopo la messa della Vigilia, i cinque fratelli pastori festeggiano, davanti al focolare dell’umile casa, il fidanzamento dell’unica sorella consumando carne arrosto, focacce e una torta di miele.
A.D. 2953 è un racconto distopico in cui un nuovo ordine mondiale ha preso il potere sulla Terra. La razza umana, sfidando le leggi di natura e sostituendosi a Dio, è diventata immortale. C’è ancora, però, una frangia dissidente e una luce di speranza.
Seppur così apparentemente lontani, un filo rosso lega i due racconti che, nel finale, ci svelano che il dono più grande è il miracolo della vita.