Nel libro compare la parola D-o per esprimere il concetto del Creatore, per rispetto delle tradizioni che lo vogliono impronunciabile, inconoscibile, eterno ed infinito.Ringrazio Stefano Franchini per avere condiviso la sua visione, suggerendomi di aiutare il lettore, per superare le incongruenze storiche e sociali delle religioni, a considerare D-o come convergenza della Parte Migliore di noi, la parte migliore della creazione, delle potenzialità che emergono dall’archetipo dell’inconoscibile ma della quale osserviamo gli effetti.Questo libro rispetta le religioni e gli ideali.Il messaggio metafisico trascende le visioni strutturate per estrarre la componente filosofica che rende maggiormente congruente il pensiero con la natura inconoscibile dell’esistenza.