Enrico Caterini 
Le Corti Calabresi – Fascicolo 2 – 2018 [EPUB ebook] 

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Enrico Caterini 
La formazione del giurista e dell’avvocato 
Gianpaolo Caruso 
La falcidia Iva e delle ritenute INPS nella Procedure di Sovraindebitamento, il chiaro disposto dell’art. 7 L.3/2012 e ss.mm e l’applicabilità in concreto, in attesa della Pronuncia della Corte Costituzionale in forza della questione di legittimità costituzionale sollevata dal Tribunale di Udine con Ordinanza del 14 maggio 2018. 
Sommario: 1. Il tema (generale) della falcidia dell’Iva e delle Ritenute INPS alla luce delle evoluzioni giurisprudenziali e legislative. – 2. La sentenza del 7 aprile 2016 della Corte di Giustizia Europea – 3. L’art. 7 della L.3/2012 e ss.mm. – 4. Orientamenti dei giudici di merito sulla Facidiabilità dell’Iva e delle ritenute operate e non versate ex art 7 primo comma terzo periodo L. 3/12. – 5. L’ordinanza di rimessione alla Corte Costituzionale. – 6. Conclusioni. – 7. Note 
Abstract 
Di seguito alla pronuncia della Corte di Giustizia Europea del 7 aprile 2017 C-546/14 sembra essere consentito, nella disciplina di risanamento della crisi aziendale la previsione della falcidia dell’Iva e delle ritenute INPS. Nonostante il percorso evolutivo dell’art. 182 ter L.f., terminato con la novella legislativa 232/2016, che ha positivizzato tale facoltà per l’imprenditore 'sopra soglia’ in stato di crisi, la formulazione letterale dell’art. 7 primo comma terzo periodo della L. 3/12 ad oggi sembrerebbe impedire la medesima possibilità all’imprenditore c.d. sottosoglia. Tuttavia il dato letterale dell’art. 7 L.3/12 è stato superato da alcune pronunce di merito (sentenze di giudice 'normale non corti superiori’), consentendo cosi anche nelle procedure di sovraindebitamento la facoltà di falcidiare detti creditori privilegiati. Il sollevato contrasto giurisprudenziale ha portato il Tribunale di Udine nel maggio 2018 a rimettere la questione alla Corte Costituzionale, ravvisando, in materia, una violazione dell’art 3 e 97 Cost. L’obiettivo di questo studio è quello di ripercorrere la questione della falcidia Iva e delle ritenute INPS n materia di concordato preventivo e transazione fiscale allo scopo di verificare se e quali differenze sussistono rispetto alla legge 3/12 al fine di dimostrare l’ingiustificabile disparità di trattamento dell’imprenditore sottosoglia rispetto a quello sopra soglia, in questa materia. In questo contesto, si è analizzato, in maniera critica, il percorso argomentativo che ha condotto il Tribunale di Udine nel maggio 2018 a rimettere la questione alla Corte Costituzionale, dovendosi attribuire efficacia self executing alla sentenza c.d. Degano, la quale avrebbe efficacia vincolante di precedente nell’ipotesi di rimessione alla Corte di Giustizia, rinvenendo la competenza a decidere sulla questione solo a quest’ultima e non la Corte Costituzionale, come in effetti verificato già dallo stesso tribunale di Udine nel 2014. 
Following the Eurpean Court of Justice 's ruling on Aprii 7, 2017 C-546/14, it appears that the forecasting and abatement of VAT and INPS withholdings will be permited in insolvency proceedings. Despite the evolutionary path of art. 182 ter. L.f., which terminated when the newly legislated 232/2016 legalized this ability for the 'above threshold’ entrepeneur in crisis, the literalformulation of art. 7, first paragraph, third sentence of L.3/12, as written today, appears to prohibit the same opportunity to a 'below threshold’ c.d. entrepeneur. However, the literal data of art. 7 L.3/12 has been superseded by rulings of merit, thus also permitting the right to abate debt toward privilegd creditors in insolvency proceedings. The aforementioned jurisprudential conflict led the Court of Udine to refer the matter to the Consitutional Court in May 2018, recognizing, in this regard, violations of Article 3 and Article 97 of the Constitution. The objective of this study is to retrace the issue of VAT abatement and INPS withholding taxes in the field of preventative arrangements and tax transactions in order to verify what, if any, differences exist with respect to the 3/12 law in order to demonstrate the unjustifiable disparity in treatment of the 'below-threshold’ entrepeanur with respect to the 'above threshold’ entrepeneur in this matter. In this context, we critically analyzed the argumentative path that led the Court of Udine to refer this matter to the Constitutional Court in May 2018, having to attribute self-executing efficacy to the sentence of c.d. Degano, which would have been a bind force precedent in the hypothetical referral to the Court of Justice, granting it the competence to rule on the matter instead of the Constitutional Court, as in fact was already verified by the same Court of Udine in 2014. 
Federico Jorio 
Il diritto alimentare tra persona e sviluppo sostenibile. Viatico di integrazione “civile”. 
Sommario: Una premessa. – 1. Diritto alla salute, alimentazione e diritto alimentare. – 1.1. Costituzione e Dichiarazione universale dei diritti umani. – 1.2. limentazione, diritto umano-fondamentale. – 2. La regolazione del diritto alimentare. – 2.1. La legislazione nazionale della salute. – 2.2. Un binomio costituzionale: la salute e l’alimentazione. – 2.3. Il diritto all’alimentazione. – 2.4. Dal diritto all’alimentazione al diritto degli alimenti. – 2.5. La sicurezza alimentare. – 2.6. Il limite legislativo. – 2.7. Il quadro legislativo nazionale dell’alimentazione. – 2.8. Il Regolamento CE n. 178 del 28 gennaio 2002. – 3. I diritti sottostanti a quello degli alimenti. – 3.1. Il diritto dell’agricoltura. – 3.2. Il diritto veterinario. – 4. Agricoltura, ambiente e turismo. – 5. L’esigenza dello studio della legislazione comparata. – 6. L’esigenza di un diritto speciale onnicomprensivo. – 7. Note 
Rossana Vulcano 
Con la L.168/2017: la Repubblica riconosce i domini collettivi come ordinamento giuridico primario delle comunità originarie 
Sommario: 1. Premessa – 2. Assetti fondiari collettivi, un tertium genus – 2.1. I diritti collettivi nel demanio civico – 2.2. Proprietà collettiva e diritti collettivi – 3. La legislazione statale e regionale, nelle diverse interpretazioni della Corte Costituzionale, fino ad oggi – 4. Una risposta rivoluzionaria per superare le contraddizioni di una lunga tradizione giuridica – 5. Conclusioni – 6. Note 
ABSTRACT 
“Con la L.168/2017: la Repubblica riconosce i domini collettivi come ordinamento giuridico primario delle comunità originarie” 
Il presente lavoro indaga sulla portata innovativa della legge 168/2017 sui domini collettivi rispetto al preesistente tessuto normativo e sulla sua capacità di rispondere alla diatriba relativa alla qualificazione, alla titolarità e allo scopo della tutela della categoria degli usi civici che, per lungo tempo, ha occupato il mondo giuridico. L’analisi è partita dalla comparazione delle diverse qualificazioni del diritto di uso civico e ha rilevato che la norma, ispirandosi al principio di sussidiarietà orizzontale, promuove e fa emergere il ruolo rinnovato delle comunità favorendo tutti quei sistemi decisionali condivisi. In assenza di un’espressa abrogazione della normativa preesistente, la l.168/2017 dovrà necessariamente coordinarvisi, senza rinunciare al ruolo innovativo che il legislatore le ha conferito. 
“With the L.168 / 2017: the Republic recognizes the collective domains as the primary legal order of the original communities” 
This work investigates the innovative scope of the 168/2017 law on collective domains with respect to the pre-existing regulatory framework and its ability to respond to the diatribe concerning the qualification, ownership and purpose of protecting the category of civic uses which, for a long time, has occupied the legal world. The analysis started with the comparison of the different qualifications of the right to civic use and noted that the norm, inspired by the principle of horizontal subsidiarity, promotes and brings out the renewed role of the communities by encouraging all those shared decision-making systems. In the absence of an express abrogation of the pre-existing legislation, the l.168 / 2017 must necessarily coordinate with it, without renouncing the innovative role that the legislator has conferred on it. 
PRASSI 
DIRITTO CANONICO 
TRIBUNALE ECCLESIASTICO INTERDIOCESANO CALABRO -Preside, Istruttore e Ponente Mons. Raffaele FACCIOLO; Congiudice Mons. Saverio DI BELLA; Congiudice Mons. Vincenzo PIZZIMENTI – Reggio Calabria 23 febbraio 2018 
Note a Sentenza 
Claudia Fava e Giuseppe Carratelli 
Sommario: 1. Premessa: il caso oggetto della sentenza del Tribunale di Cosenza.1 – 2. La prova del reato di dichiarazione infedele.2 – 3. Il ‘doppio binario’ in materia penale tributaria.3 – Conclusioni. – Note 
DIRITTO CONTABILE 
COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE CATANZARO – Sentenza 02 febbraio 2017, n. 60 
Giurisdizione del giudice ordinario e tributario – Restano escluse dalla giurisdizione tributaria soltanto le controversie riguardanti gli atti dell’esecuzione forzata tributaria successivi alla notifica della cartella di pagamento e ove prevista 
Nota a sentenza 
La giurisdizione in materia di opposizione alle procedure esecutive poste in essere dall’agente della riscossione1. 
Sommario: 1. Il caso oggetto della sentenza del Commissione Tributaria Regionale di Catanzaro. — 2. I principi stabiliti dalle Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione. 
OSSERVATORIO 
Le spese fiscali in Italia nel primo rapporto annuale (2016) 
Sommario 
 

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Język Włoski ● Format EPUB ● ISBN 9788889464397 ● Rozmiar pliku 2.8 MB ● Wydawca Edizioni Scientifiche Calabresi ● Opublikowany 2018 ● Do pobrania 24 miesięcy ● Waluta EUR ● ID 6688539 ● Ochrona przed kopiowaniem Adobe DRM
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