'Brasile, Terra dell’Avvenire’ di Stefan Zweig è un’appassionata celebrazione del Brasile, scritto dall’autore austriaco durante il suo esilio in Sud America. Pubblicato nel 1941, il libro esplora le bellezze naturali, la ricchezza culturale e l’armonia sociale del paese, presentandolo come un modello di tolleranza e un simbolo di speranza per il futuro dell’umanità. Zweig descrive il Brasile come una terra ancora in crescita, dotata di enormi potenzialità economiche e culturali, capace di superare le divisioni etniche e sociali che affliggono altre nazioni. La sua prospettiva, benché influenzata dal suo desiderio di trovare rifugio e pace in un mondo devastato dalla guerra, offre un ritratto affascinante e idealizzato di un paese destinato, secondo Zweig, a un grande futuro.
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