L’arte sionista è un’arte cristianizzante perché rappresenta l’ebreo come uomo redento nella carne. Questa tesi rivoluzionaria viene dimostrata attraverso un minuzioso esame iconologico di tre personaggi ebrei: Martin Buber, Ephraim Moses Lilien e Arthur Szyk. Ebrei aschenaziti vissuti a cavallo fra il XIX e il XX secolo, i tre uomini hanno pensato all’arte come a un percorso salvifico ebraico nell’età contemporanea. Il primo è un pensatore cristianizzante, il secondo un illustratore estetizzante, il terzo un poeta cattolicheggiante. Buber ripensa alla natura del tempo ebraico e cerca nel tempo circolare pagano e nietzscheano un’àncora di salvataggio dell’ego disancorato dalla terra. Lilien tratteggia una genesi ebraica che ricostituisca il legame perduto fra l’uomo e Dio. Szyk umanizza la condizione ebraica, facendola pienamente partecipe dei tempi moderni e delle tragedie novecentesche. L’arte sionista ripercorre il cammino triadico prospettato dalla stella della redenzione di Franz Rosenzweig, che porta a compimento l’abbraccio mitteleuropeo fra le due religioni del libro.
Vincenzo Pinto
Lilien e Szyk [EPUB ebook]
La Renaissance sionista tra estetica cristiana ed ebraica
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Língua Italiano ● Formato EPUB ● ISBN 9788827536315 ● Tamanho do arquivo 4.8 MB ● Editora Vincenzo Pinto ● Publicado 2017 ● Carregável 24 meses ● Moeda EUR ● ID 5567050 ● Proteção contra cópia DRM social