‘Mein Leben’ (La mia vita) fu scritto da Adolf Hitler mentre era rinchiuso nel carcere di Landsberg am Lech a seguito al tentativo fallito del colpo di Stato di Monaco del 9 novembre 1923. Il testo venne dettato da Hitler all’amico di prigionia Rudolf Hess.
Di interesse storico per comprendere la nascita dell’ideologia nazista, il libro, dopo una prima parte autobiografica, espone soprattutto le considerazioni filosofiche, economiche, politiche, storiche e religiose di Hitler. Spiega i propri concetti di popolo e razza, analizza le cause della sconfitta della Germania nella Grande Guerra e le successive conseguenze, e accenna alla costituzione del partito operaio tedesco nazionalsocialista.
Adolf Hitler (1889 – 1945) è stato un politico austriaco naturalizzato tedesco, Cancelliere del Reich dal 1933 e dittatore, col titolo di Führer, della Germania dal 1934 al 1945.
Capo del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, Hitler conquistò il potere cavalcando l’orgoglio ferito del popolo tedesco, dopo la sconfitta nella prima guerra mondiale e la grave crisi economica. Sfruttando la sua abilità oratoria e l’insoddisfazione delle classi medie, e dopo alterne vicende (durante le quali scrisse il ‘Mein Liebe’ e il ‘Mein Kampf’), arrivò alla Cancelleria nel gennaio del 1933.
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