Avanti così! Vedi Fausta? Tu sei un’artista eclettica. La tua musa spazia liberamente dalla narrativa alla saggistica, dall’attività giornalistica a quella di interprete multiforme e colorata della realtà (penso ai tuoi collage). Sai intervistare le persone che trovi interessanti, gestire riviste o, addirittura, crearne (e penso a Kenavò). Ma c’è una cosa che non ti tradirà mai: la poesia!
Ho letto volentieri, come sempre, le poesie che mi hai proposto. Non tocca a me dare giudizi da critico perché non lo sono, oltretutto tu stessa mi hai richiesto una prefazione da lettore. E questo sono io, un lettore. E allora mi limito ad alcune considerazioni senza grande impegno. Alcune composizioni, nella loro forza espressiva, grondano di rabbia e di dolore. Una specie di ‘lieve pianto poetico’ caratterizza alcune altre. Con altre ancora scopriamo immagini più serene. Ma può mai un lettore entrare in piena sintonia con le intenzioni poetiche di chi scrive? Questa comunicazione avviene di rado, anche se nei tuoi versi, Fausta, trovo spesso un flusso emozioni che ‘arriva’ facilmente. Tommaso Maria Patti