Horror — racconto lungo (32 pagine) — In un Futuro postumo e autarchico dove i vivi non smettono di uccidere e i morti si ostinano a non morire, un sottovissuto cerca la redenzione nel grandguignol dell’Arena. Catarsi, splatter e un’Italia apocalittica in un reality-survival che reinterpreta e viviseziona il mito dello zombi.
“Sono nato nell’era del Crollo e ho tritato infanzia e gioventù nel napalm di conflitti, pogrom e checkpoint in cui è rovinato il mondo.
Ho guerreggiato per le forze dell’Atollo dall’età di sedici anni, barando col reclutatore il giorno dell’arruolamento.
Ho conseguito ben dodici Bonus Cittadinanza in altrettante missioni ufficiali, il che equivale ad aver giocato dodici volte alla roulette corsa con cinque bossoli nel tamburo.
Poi, durante la mia tredicesima, sono morto e sono risorto come Gesù e il mio sergente prima di me.”
Luca Mazza è nato a Bologna nel 1980. Maturità classica, laurea in Scienze Motorie, come autore è stato selezionato in diverse antologie: Zappa&Spada, Acheron Books 2017, con il racconto Il monco il lurco la laida; Thanatolia, Watson 2018, con il racconto L’Inferno non ha mappe; L’orrore di Lovecraft, Esecranda 2018, con il racconto Eggregora. Ha curato l’antologia N di me Nare, Lethal Books 2018; ha fondato il sito www.ignoranzaeroica.it e cura la pagina Ignoranza Eroica su Facebook. Collabora con Heroic Fantasy Italia e Italian Sword&Sorcery con racconti e approfondimenti.