Il titolo Zibbà, è un’invenzione dell’autrice fin dai tempi dei suoi blog dove inseriva tematiche e riflessioni personali su vari argomenti e da qui il volersi ricordare dell’amato Leopardi a cui però non si è ispirata perché scrivere un ebook di più di 4000 pagine non era possibile.La Conti in natura è e rimane una donna che ama prendere la vita con molta filosofia nonostante le varie intemperie e intemperanze dell’esistenza umana.I motivi che hanno fatto nascere questo testo sono spiegati fin dalle prime pagine. Non ammettendo ostacoli al suo modo di esprimersi e non accettando tempi lunghi per pubblicare, dà vita a questo nuovo libretto proprio per parlare di se stessa sotto varie sembianze o meglio assumendo vari nomi che la fantasia e le occasioni della vita mescolandosi con la sua creatività fanno nascere nell’arco di più di mezzo secolo…Risulta una mescolanza di buoni consigli, di ricordi, di poesia e di elogi dedicati a vari personaggi che ai suoi occhi vale la pena di evidenziare. Non mancano, proprio per la sua irriverente sincerità che sempre l’accompagna, anche delle lamentazioni molto sentite. In un tempo nel quale molte cose vanno storte, il ritorno ai — lais — potrebbe essere un tipo di narrativa reality che non nuoce a chi la scrive e a chi la legge. Un libero sfogo è un toccasana e non si vieta a nessuno.