Sabbie mobili (*Quicksand*), il romanzo d’esordio di Nella Larsen, si apre con Helga Crane, una donna birazziale, che fatica a trovare il proprio posto a Naxos, una scuola immaginaria per neri dove lavora come insegnante. Insoddisfatta, Helga intraprende un viaggio alla ricerca di sé stessa, passando per Harlem e Copenaghen, nel tentativo di trovare un luogo in cui sentirsi appartenente. Il romanzo esplora i temi dell’identità e della razza attraverso le lotte della protagonista di origini miste. Il romanzo fu pubblicato nel 1928, nel pieno del Rinascimento di Harlem. La stessa Larsen aveva origini miste, danesi e afroamericane, e il personaggio di Helga Crane, con le sue difficoltà, rispecchia profondamente l’esperienza personale dell’autrice. Oggi, il romanzo continua a essere letto come una riflessione paradigmatica su cosa significhi far parte di una comunità, specialmente in relazione ai temi di razza, identità e appartenenza.
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