Questo romanzo di Grazia Deledda, pubblicato per la prima volta nel 1897 e poi nuovamente nel 1928, racconta non metaforicamente ma concretamente di una caccia al tesoro che unisce i destini di due famiglie, i Brindis e i Bancu. Un tesoro che nel testo è annunciato da una missiva firmata da Victor Honoré, forse vera o forse falsa, che è il nucleo della trama in grado di muovere una moltitudine di personaggi, tutti accomunati e mossi dalla prospettiva di mettere le mani su una ricchezza che cambierebbe completamente le loro esistenze. Attraverso questo filo conduttore l'autrice premio Nobel affronta i piccoli e grandi eventi delle due famiglie con la maestria tipica di una delle firme più rilevanti nella storia della letteratura italiana. Con l'ineguagliabile capacità di descrivere minuziosamente usi e costumi della Sardegna di fine Ottocento, tra queste pagine troverete anche un'approfondita analisi psicologica e sociale che segue i problemi e le contraddizioni di una terra che combatte tra le proprie radici e un progresso inevitabile. All'interno – come in tutti i volumi Fermento – gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.
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