La Danimarca presenta un sistema economico moderno, con reddito pro capite fra i più alti in Europa, una rete di infrastrutture e un sistema di distribuzione avanzati ed una manodopera altamente qualificata. Il sistema di sicurezza sociale è diffuso e articolato, in grado di assorbire le evoluzioni dei mercati e ridurre al minimo i costi connessi con disoccupazione e disparità fra livelli di reddito. Assieme ad una politica economica efficiente e ad un’invidiabile stabilità politica, queste caratteristiche spiegano come la Danimarca abbia mantenuto la tripla-A del massimo giudizio di affidabilità anche durante la crisi finanziaria del 2008-09.
Fra gli elementi di forza dell’economia danese figurano inoltre la posizione geografica, che ne fa un ideale centro di smistamento all’incrocio delle rotte fra Europa settentrionale, Paesi scandinavi e Paesi baltici, l’autosufficienza in campo energetico (grazie allo sfruttamento e petrolio e gas nel Mare del Nord e in Groenlandia la Danimarca è un esportatore netto di energia), un ruolo primario nel settore del commercio marittimo (controlla il 10% del traffico mondiale, soprattutto mediante il gruppo Maersk-Moeller) ed un robusto avanzo dei conti con l’estero. I punti deboli possono essere riassunti nella sensibilità alle fluttuazioni della domanda estera, nel declino della concorrenzialità delle imprese del settore manifatturiero e nell’elevato indebitamento del settore famiglie. Nonostante le dimensioni limitate, il mercato danese offre numerose opportunità interessanti per gli operatori stranieri grazie al tradizionale atteggiamento di apertura verso l’estero, alla legislazione liberale, alla trasparenza ed affidabilità nell’applicazione della normativa e all’assenza di corruzione. Grande distribuzione, logistica, information technology, farmaceutica e biotecnologie figurano fra i settori più dinamici.
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