La Certosa di Parma è certamente uno dei romanzi storici più famosi e celebrati di sempre. Composta in poco più di un mese, l’opera si presenta divisa in due libri e narra la vita travagliata di Fabrizio Del Dongo, giovane nobile milanese e sorta di alter ego di Stendhal. Il giovane, animato da un antico spirito cavalleresco, vuole ad ogni costo arruolarsi nell’esercito francese e combattere per Napoleone. Finirà per essere spettatore dell’epica battaglia di Waterloo. Varie vicissitudini (amori, uccisioni) lo condurranno a Parma e alla famosa cittadella, dove verrà imprigionato. Il testo ha l’indubbio merito di descrivere in maniera lucida e coinvolgente la fine dell’ancien régime, spazzato via dalla rivoluzione francese, e l’inizio di una nuova epoca.
Marie-Henri Beyle, più conosciuto con lo pseudonimo di Stendhal, nasce a Grenoble il 23 gennaio 1783. Amante dell’arte, della storia, ammiratore di Napoleone, resta uno dei massimi scrittori europei dell’Ottocento e quello che forse ha saputo descrivere meglio l’età della Restaurazione. Tra le sue opere più importanti non si può mancare di citare Il rosso e il nero, pubblicato nel 1830. Muore a Parigi il 23 marzo 1842