la ricerca sul primitivo sostrato della Sardegna ha coinvolto senza successo una legione di studiosi. Le tesi formulate finora si scontravano col carattere del tutto ermetico della toponomastica centrale dell’Isola, che restituiva strutture senza addentellati nelle lingue europee o extraeuropee confrontate. Il deficit principale degli approcci tradizionali consisteva nella mera ricerca casuale di omonimie tra forme, onomastiche e lessicali, sarde e di altre lingue a volte molto lontane. L’Autore del volume, dopo anni di ricerca intensa nelle aree più arcaiche dell’Isola, ha sottoposto quasi un migliaio di microtoponimi, in larga parte serbati nella tradizione orale delle comunità montane, a una rigorosa analisi distribuzionale e frequenziale, derivandone poi una tipologia morfologica e fonologica del Paleosardo. I risultati così ottenuti hanno gettato luce sulla vera natura del sostrato paleosardo, ossia di una lingua di tipo agglutinante, che mostra palesi corrispondenze strutturali con le lingue paleoispaniche, in particolare col Paleobasco ricostruito e con l’Iberico. Una rassegna puntuale di corrispondenze strutturali, semantiche e onomastiche condotta fra Paleosardo, Paleobasco e Iberico conduce inesorabilmente alla deduzione che il Paleosardo rappresenta l’esito di varie migrazioni paleoispaniche avvenute in età pre-neolitica e neolitica, con uno sviluppo autonomo e privo di ulteriori apporti fino all’età nuragica. Nell’indagine si mettono in evidenza per la prima volta le componenti stratificate del sostrato paleosardo pre-semitico, vale a dire una componente primaria paleobasca e iberica, più due componenti minori, una periindeuropea e una paleoindeuropea.
Про автора
Eduardo Blasco Ferrer, Universität Cagliari, Italien.